Monday, February 21, 2011

The Atlanta Stove Works Conestoga 1889 No. 40

Berlusconi is a dictator?

pubblicato su «Wild Italy» il 21 febbraio 2011

Le sommosse della piazza africana, scoppiate nella Tunisia di Ben Alì, hanno contagiato nelle scorse settimane anche l’Egitto di Mubarak, poi l’Iran di Ahmadinejad. Nelle ultime ore, anche la Libia di Gheddafi è stata colpita dalla virulenza della rivolta . Il numero delle vittime fra i manifestanti sfiora ad oggi le trecento unità. Frattanto, dalla striscia di terra che fa da ponte tra il continente nero e l’Europa, Berlusconi temporeggia cauto , affermando che «non vuole disturbare» il leader libico.
Come la scia segue la cometa, così alla dichiarazione son seguite le polemiche. Ci si potrebbe domandare se il silenzio del premier sia da imputare a un sentito timore o piuttosto a una simpatia reverenziale . Gheddafi è solito sventolare lo spauracchio dell’immigrazione clandestina selvaggia, ma è lecito pensare che, seppur le ondate di esuli siano una prospettiva più che realistica, le sue “sparate” (queste, almeno, verbali) siano poco più che delle boutade . I will not, however, speak here of Libya, but rather Italy, and outside a consideration that I did yesterday, reading an article by Paolo Flores d'Arcais appeared on the front page of the daily show ".

D'Arcais preaches a revolt, in this case Italian, but that there should be reasonable. But is it true? You know that I, again, I said contrary not only to 'the subject of the last descents popular square, but also the political-journalistic vocabulary used in particular, I criticize, I hope hard, the choice of using the word 'coup' by the leader of the 'Italy of Values \u200b\u200b , and, albeit indirectly, by use of Berlusconi fringes of the term' white coup 'refers to the work of the judiciary.

But the "revolt" that he's a soft way to say "revolution," must one do if and only if necessary; I spoke, appropriately, of " last resort" to indicate that if there is a democratic alternative, the violence must be avoided . I asked myself: Berlusconi is a dictator? Mine is not a rhetorical question: the answer is open.

If not, it means that we are in democracy, and therefore the rebellion is useless, because it makes no sense whatsoever. If it is, the reverse is true. One could argue at this point that the Italian situation is very different from that of Africa, and that if the president was really a dictator allegedly firing on the crowd . Instead, the missing dead. But to paraphrase what he says the manager of MicroMega " is not dead because there is no insurgency and, conversely, is not addressed because there is the dead: the stage is that the stall .

The greatest risk is that, as in the domino scene of the movie V for Vendetta , just a little accident because it triggers the explosion of the square, regardless of whether the prime minister is in fact a despot or not. The incident might be the dead ... or even ventilation constitutional reforms and justice.

On this occasion, however, you'll still refrain from providing correct information. This is the balance may determine whether or not the perception of violence, e perciò dev’essere sempre precisa, certosina e ostentatamente puntigliosa. Nel suo pezzo, d’Arcais fa un errore piuttosto comune , ma non per questo meno grave (anzi). Lo fa quando scrive:

«Le opposizioni hanno fatto spallucce alla proposta di dimissioni in massa del Parlamento, avanzata dal direttore di questo giornale, con la solita scusa che sarebbe “Aventino”, mentre sarebbe l’opposto: il gesto drammatico capace di costringere Berlusconi alla resa dei conti nel paese, anziché consentirgli quotidiani nuovi acquisti nel “mercato delle vacche” cui ha ridotto Camera e Senato».

The 'chief' is of course Antonio Padellaro that February 18 was his idea anything but original. It was January 27 when, in direct Annozero, Maurizio Belpietro pulled out of the hat this ambition, only serves to confuse viewers and pass Rosy Bindi and all of Pd to collude . Already February 5, still on the pages of the daily show, "Furio Colombo dismounted this nascent conspiracy theory parliament, but Padellaro seems to ignore the point that one wonders if he rightly legga il giornale di cui è responsabile.

La strategia delle dimissioni in massa dell’opposizione è un’eresia logica . Se fosse possibile, si rischierebbe costantemente il blocco del sistema , perché tutte le opposizioni potrebbero cogliere ogni occasione per tenere sotto sequestro la macchina parlamentare . Ci si ritroverebbe, quasi di sicuro, ad andare alle urne in media una volta ogni due mesi. Per dimostrare ciò, non c’è bisogno di ricorrere ad argomentazioni per assurdo: basta semplicemente prendere come riferimento l’ art. 89 del D.P.R. 361/1957 e le sue successive modifiche . Un po’ sibillino, but understandable.


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